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sabato 28 agosto 2010

Và dove ti porta il cuore


Questo, invece, è stato il mio secondo libro (sempre consigliato dal mio amato fratello). Avevo 13 anni e mi ha fatto sognare, soprattutto le parole di quel diario..

Va dove ti porta il cuore è un libro di Susanna Tamaro.

Ricordo che sottolineavo tutto quello che mi piaceva e riportavo sul diario le frasi che più mi davano significato, addirittura intere pagine, delle volte.

Sono cresciuta con questo libro...penso di averlo letto quattro volte e di averne fatto buon uso nella vita.



"Quando la strada alle tue spalle è più lunga di quella che hai davanti, vedi una cosa che non avevi mai visto prima: la via che hai percorso non era dritta ma piena di bivi, ad ogni passo c'era una freccia che indicava una direzione diversa; da lì si dipartiva un viottolo, da là una stradina erbosa che si perdeva nei boschi. Qualcuna di queste deviazioni l'hai imboccata senza accorgertene, qualcun'altra non l'avevi neanche vista; quelle che hai trascurato non sai dove ti avrebbero condotto, se in un posto migliore o peggiore; non lo sai ma ugualmente provi rimpianto. Potevi fare una cosa e non l'hai fatta, sei tornato indietro invece di andare avanti. Il gioco dell'oca, te lo ricordi? La vita procede pressappoco allo stesso modo. Lungo i bivi della tua strada incontri le altre vite, conoscerle o non conoscerle, viverle o non viverle a fondo o lasciarle perdere dipende soltanto dalla scelta che fai in un attimo; anche se non lo sai, tra proseguire dritto o deviare spesso si gioca la tua esistenza, quella di chi ti sta vicino."

Tratto dal libro

Trama
Nonna e nipote sono vissute in due per parecchi anni. Diventata oramai quasi adulta, la ragazza decide di partire per l'America. Tra le due, che si sono separate in seguito ad un periodo di crisi, vige il patto di non contattarsi per un periodo più o meno lungo.
Oramai malata, l'anziana (Olga) ritiene di non avere più abbastanza da vivere per rivedere sua nipote. D'altro canto, ella sente l'assoluto bisogno di confidare a sua nipote le sue sensazioni ed alcuni suoi segreti (vedi trama). Si pone dunque il dilemma se rompere il patto e cercare di contattare la giovane, oppure tacere, rischiando di fare un grave torto a sua nipote (la quale, al suo ritorno a casa, potrebbe chiedersi come mai nessuno l'abbia mai informata della malattia della nonna). Dato che entrambe le soluzioni sono assai insoddisfacenti, Olga decide di lasciare alla nipote per iscritto quanto ha da dire.
Scrive così una lettera-diario indirizzata alla giovane. Anche ritornando dall'America dopo la morte di Olga, la ragazza sarà senz'altro in grado di trovare il diario e leggere il messaggio. Durante l'esposizione dei fatti viene tra l'altro descritta in maniera approfondita la figura di Ilaria figlia di Olga e madre della ragazza.

(Informazioni tratte dalla Wikipedia)

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